Valentina Celeste

Valentina Celeste 32 anni da Torino.

Lavora da ACP Coffee 2286 Adam Clayton Powell Jr Boulevard ad Harlem come “specialista del caffè”.

Per lei New York ha da sempre rappresentato un sogno. Si è recata per la prima volta 10 anni fa per vacanza ed è stato amore a prima vista.

In Italia, nonostante le 12/13 ore di lavoro al giorno, non riusciva a mantenersi, dopo essersi confrontata con la famiglia decide di emigrare prima 4 anni a Barcellona dove lavora come barista, poi 1 anno ad Adelaide, dove il proprietario del locale le propone di scegliere se restare ad Adelaide o essere trasferita a New York come esperta di caffè; la scelta è ovvia.

Ora vive ad un block dal posto dove lavora, una caffetteria ad Harlem, dove tra l’altro mi offre un ottimo espresso fatto con macchina della Cimbali, in tazza di vetro.

Negli USA hanno moltissime varietà di caffè, i paesi di produzione sono vicini.

Data la sua passione ed amore per il caffè, ne studia le proprietà e decide di produrre anche una propria linea di cosmetici per la cura del corpo.

Inerente a questo, mi racconta che siccome i newyorkesi, non sono abituati a fare nulla in casa, la curiosità verso i suoi prodotti li spinge ad acquistarli anche senza saperne i benefici, anche solo per supportare l’idea, perché come risaputo gli americani ci tengono e credono nell’iniziativa privata

Lavorare e vivere a New York, non è semplice anzi, però se ti dai da fare e lavori duro si riesce o come dice lei: “se ce la fai, ce la fai!!!” cosa che a Torino, come in Italia, sembra impossibile. Questo è uno dei motivi per cui pensa di non fare più ritorno in Italia a vivere, anche perché come lei gli amici della sua vecchia compagnia si sono tutti trasferiti e non vivono più in Italia.

Ovviamente l’Italia le manca, soprattutto il concetto di famiglia, quello che vede qui è che i genitori sono sempre a lavorare e i figli vengono cresciuti dalle babysitter e quando sono in famiglia c’è molta freddezza, questo la spaventa un po’ pensando a quando sarà lei madre, ma fondamentalmente essendo nata e cresciuta in Italia spera di non essere così.

Quando le domando cosa consiglierebbe per cambiare l’Italia, ride e dice: dovrebbero cambiare dall’alto…

…chi ha voglia di fare fa, chi non ha voglia di fare trova scuse…