Famiglia Di Palo
Di Palo’s
200 Grand Street angolo Mott Street, Little Italy, Manhattan.
Presente dal 1925 ossia da quando il bis nonno Savino Di Palo emigrato dalla Basilicata nel 1910 decide di aprire la latteria. È gestito dalla quinta generazione della famiglia Di Palo ossia da Lou e suo figlio, insieme ai fratelli Sal e Marie. Lou si reca spesso in Italia per cercare prodotti tipici e freschi fatti dalle piccole aziende cui presta particolare attenzione, da importare e far conoscere ai newyorkesi che come sempre sono curiosi e apprezzano con entusiasmo i cibi tipici italiani e che i Di Palo descrivono con cura quando clienti di ogni etnia entrano con le loro liste della spesa chiedendone informazione.
Entrando nel negozio, un’istituzione per la Little Italy di Manhattan, quella più conosciuta anche se ormai ridotta e compresa tra Mulberry, Mott, Broome e Grand Street, perché circondata da una Chinatown in continua espansione, si possono trovare moltissimi prodotti tipici italiani, dai salumi ai formaggi, dalla pasta fresca ai vini.
Scambio due chiacchiere con la nipote, che ormai non parla più italiano. Mi racconta un po’ la storia del negozio, dicendomi che tra i clienti più famosi ci sono Martin Scorsese, che fa compere da loro sin da quando era bambino e accompagnava la nonna a fare la spesa o anche lo chef francese Daniel Boulud. Poi data la folla presente mi consiglia di prendere “Guide to the essential foods of Italy” scritto in collaborazione con la giornalista gastronomica Rachel Wharton e con la prefazione di Martin Scorsese, un libro un po’ biografico e un po’ ricettario. Lo acquisto e mi metto in coda per pagare, una mezz’ora dove se non fosse per il fatto che la lingua parlata fosse l’americano, mi sembrava di stare in una qualsiasi salumeria italiana, salumi e formaggi appesi, olive nere e verdi alla vetrina del bancone, pasta e dolci nostrani e ad ogni richiesta d’ordine, veniva fornito il classico assaggio di affettato o latticino.
“We don’t sell food we share food”